Blue Water Operations (Italian Edition) by James C. Copertino

autore:James C. Copertino [Copertino, James C.]
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: marine recon, navy seals, aviation thriller, seal fighting, seal, navy, navy air, marine corps, alqaida, somalia, military aviation, alqaeda, navy and alqaeada, pirate, osama bin laden, marine expiditionary force, alqaeda pakistan and its spy agencies, f18 hornet, military action covert intelligence suspense intigue adult romance counterterrorist, aviation adventure, aviation, osama, somalia pirates, military conflict, puntland, navy seal, f18, military adventure, military, aden, yemen, navy aircraft carrier
editore: Simplicissimus
pubblicato: 2011-11-07T23:00:00+00:00

L’ammiraglio Santiago era appoggiato sulla balaustra della terrazza all’ultimo piano dell’isola, la sovrastruttura di comando che fuoriusciva dal ponte della portaerei. I marinai lo chiamavano il trespolo degli avvoltoi poiché da li era possibile godere dal vivo l’incredibile spettacolo di lanci e recuperi di velivoli sul ponte di volo sottostante e, a parte in occasioni speciali, quasi sempre il pubblico era limitato ad alti ufficiali pronti a commentare negativamente la prima incertezza o un tempo di manovra non troppo efficiente. Con un F-18 in decollo ogni trenta secondi, e qualche saltuario atterraggio, il frastuono era impressionante e per evitare di impazzire l’ammiraglio era costretto ad indossare delle particolari cuffie dalla calotta spessa quanto una noce di cocco.

Il capitano di fregata Daley lo raggiunse in terrazza, urlandogli qualcosa mentre era intento a seguire il posizionamento di un velivolo in catapulta. Mentre il velivolo era fermo davanti alla rotaia con la navetta di lancio che tornava in posizione, il pilota del velivolo a fianco spinse i motori a piena potenza abbrustolendo il rivestimento della barriera JBD posteriore. Daley era senza cuffie e dovette usare entrambe le mani per proteggersi. Per poco la cartella non gli scivolò dalle mani.

“Ammiraglio!” continuava a gridare.

L’ufficiale addetto si piegò su un ginocchio mantenendo l’altra gamba tesa posteriormente e, dopo aver toccato il ponte, indicò elegantemente la prua della USS Carl Vinson. L’ufficiale lanciatore schiacciò il pulsante di rilascio sul motore idraulico facendo sollevare un muro di vapore mentre la navetta si tirava dietro l’F-18 attaccato per il carrello anteriore.

Osservare i velivoli in decollo era un modo per scaricare la tensione, l’ammiraglio sembrava favorevolmente impressionato.

Daley aveva circa trenta secondi fino al lancio successivo, il personale del gruppo di volo sembrava aver riacquisito la piena operatività. Scelse di essere incisivo, toccando l’ammiraglio con decisione sulla spalla destra. Santiago lo guardò sorpreso, tirando da un lato la cuffia dall’orecchio destro.

“Ammiraglio, Thompson ci ha passato dei numeri di telefono dalla USS Bunker Hill, erano del Wichita.”

Santiago lo guardò perplesso.

“Ha il numero di telefono del Wichita?” urlò per sovrastare il rumore dei motori GE404 a regime di accensione.

Daley scosse vigorosamente la testa.

“Negativo ammiraglio, è roba della NSA, si tratta dei pirati, uno di loro ha chiamato il numero di un ristorante nel Puntland e hanno parlato a lungo durante il sequestro della nave e ci sono almeno un paio di chiamate.”

Santiago si levò entrambe le cuffie dalle orecchie avvicinandosi a Daley.

“Che c’entra l’NSA in questa storia?”

“Il guardiamarina Thompson si è fatto dare – non si sa come – i telefoni dal team di recupero della Defence Option.”

Daley gli passò la cartellina, proprio mentre i motori di un F-18 andavano al massimo e la catapulta lo accelerava in una manciata di secondi a centocinquanta nodi. Il capitano di fregata Monroe Daley tornò a comprimersi il capo con le mani nel tentativo di proteggere le orecchie dagli oltre centocinquanta decibel di devastazione acustica. Santiago era completamente indifferente, eretto a leggere la cartellina, senza indossare le cuffie che gli cingevano ancora il collo.

“Un ristorante del

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